Il tartaro è formato dall’insieme dei depositi minerali che si annidano intorno al dente.
Esistono due tipologie di tartaro:
- il tartaro dentale, che si deposita sulla superficie esterna dei denti
- il tartaro che si deposita nelle cosiddette tasche parodontali o tasche gengivali
Quando mangiamo i residui alimentari che rimangono nel cavo orale vengono attaccati dai batteri; in particolare sulla superficie dei denti si deposita una sottile patina incolore data dall’insieme di batteri e residui di cibo.
Se tale placca non viene completamente rimossa con le normali operazioni di igiene orale in 12-18 ore si calcifica producendo i primi depositi di tartaro. La placca batterica è infatti in grado di associarsi ai sali calcarei e ai fosfati contenuti nella saliva formando una concrezione dura e particolarmente adesiva. La composizione chimica ed il pH della saliva sono quindi due dei principali fattori che predispongono il soggetto al tartaro dentale.
Non a caso i depositi maggiori si trovano con più facilità in corrispondenza delle ghiandole salivari presenti sulla superficie vestibolare dei molari superiori e sulla superficie linguale degli incisivi inferiori.