Perché lo studio del dentista è il luogo più sicuro dove andare?
Perché ha sempre lavorato a 30 cm dalla principale fonte di infezione: la bocca.
Perché non ha paura?
Certo che ha timore, ma proprio per questo motivo applica scrupolosamente le linee guida che gli permettono da sempre di lavorare in sicurezza: se adesso tutti pensano solo al COVID, il dentista quando si sveglia al mattino sa che dovrà scansare ogni genere di virus o agente infettivo: Epatite B, C, HIV, virus parainfluenzali, influenzali, Coronavirus e qualsiasi altro genere di pericolo si trovi nella bocca del suo paziente.
E non solo, dovrà anche proteggere gli altri pazienti dalla trasmissione di infezioni crociate tra di loro.
E chi lo dice che sia il più capace nel prevenire la trasmissione di infezioni?
Lo dicono le statistiche: secondo gli americani solo lo 0,9% dei dentisti ha contratto il COVID, secondo i cinesi nell’Ospedale odontoiatrico di WUHAN solo 9 dipendenti (3 soli dentisti) su 1300 si sono ammalati, secondo la provincia di Trento, lo 0%.
È stato dimostrato che pur essendo considerata a livello mondiale l’attività odontoiatrica tra quelle mediche la più pericolosa di tutte è contemporaneamente la più sicura in assoluto per pazienti e operatori (le statistiche valgono anche per i dipendenti).
Come ci siamo riusciti?
Semplice: protocolli semplici, rigorosi, replicabili e soprattutto DI BUON SENSO.